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Telecomandare il PC con Android

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Sono appena finiti i miei corsi a scuola, tra brindisi, cene, qualche lacrima, scambio di numeri di telefono, improbabili e ambigui inviti privati sul filo della legalità e altre forme d’arte estemporanea.

Oggi voglio rendervi partecipe di come ho fatto collaborare due dei miei partner lavorativi, il portatile Galway PRO con Ubuntu gentilmente fornitomi da Garlach44 (recensione) e il mio sventratissimo e fido Nexus One acquistato con una recente offertona.

Adesso che nessun geek-insegnante mi legge forse sarà una segnalazione meno utile in ambito lavorativo, ma se ad esempio usate  il portatile per guardare un film di tanto in tanto, non potete perdervi questo paio di applicazioni che adesso vi descrivo, funzionano sia su Linux che Windows e MacOSX e trasformeranno il vostro Android in un vero telecomando da cinquecento euro! :D

GMote – ottimo, peccato che non funziona

Il primo della lista sarebbe GMote, che è anche l’unico che si può davvero definire telecomando a tutto tondo, in quanto permette di controllare il nostro PC come se stessimo agendo su un file manager.

Un file manager molto elementare, a dire il vero, ma che possiede tutte le opzioni utili per navigare nel file system e leggere file immagine, video e immagino altro. Insomma, tanto quanto basta per godersi la comodità di comandare il proprio computer mentre si è comodamente seduti, sdraiati, a testa in giù appesi ad una ruota delle torture dalla vostra mistress, ecc.

Installare GMote è molto semplice e… no, non è vero: per Windows e MacOSX forse, ma è un incubo per noi utenti Linux! Bisogna: scaricare un tarball contenente il server, scompattarlo, aprire un terminale, eseguire uno script, leggere l’errore restituito dallo script, installare Java, bestemmiare invano, ri-eseguire lo script, avviare una cosa orrenda che si va a posizionare nell’area di notifica, configurare, tentare di accoppiare automaticamente con l’Androide, accoppiare manualmente con l’Androide inserendo l’indirizzo IP. C’è da dire che invece su Android basta cercarlo sul Market e installarlo.

L’unico problema una volta fatto tutto ciò… è che GMote non funziona :) Ho provato a più riprese e con diverse ROM. Niente da fare. Non solo il server ha una propensione per andare continuamente in crash, ma VLC non funziona e in generale è un vorrei ma non posso. Leggo che è un problema comune a molti ed è legato alla versione di VLC.

Nel frattempo, mi rammarico ma per l’instabilità e l’incompletezza è qualcosa come UN tappo su dieci. Peccato perché se funzionasse si potrebbe anche passare sopra l’interfaccia un po’ così e peccato soprattutto perché GMote è un progetto open source.

VLC Remote (Free)

Di questa applicazione per Android (non serve installare alcunché sul computer, o quasi) esistono due versioni: una gratuita e una a pagamento. La differenza tra le due è solo in qualche funzionalità avanzata presente solo nella versione a pagamento, non sarete scocciati con pubblicità o limiti di tempo e stupidi avvisi di scadenza ecc ecc. In realtà adesso che cerco sul Market per avere conferma, scopro che esistono decine di applicazioni chiamate VLC Qualcosa, tutte facenti più o meno lo stesso compito.

L’installazione è indolore per i soliti utenti Windows e MacOSX, mentre noi pinguini dobbiamo come al solito faticare quei cinque minuti in più che servono solo a rompere l’armonia zen della scoperta… Se è vero che non c’è bisogno di sofware aggiuntivo e basta avere VLC installato sul computer, è anche vero che bisogna configurare il tutto, cosa che consiste nell’abilitare l’interfaccia remota di VLC sul PC e aggiungere manualmente l’IP del server nel telefono. Tutto spiegato nel sito del progetto comunque.

Una volta installato e configurato VLC Remote, sarete conquistati dalla sua interfaccia semplice, elegante e funzionale. Avrete perfino a disposizione un comodo widget per comandare il vostro VLC senza neanche accedere all’applicazione. Direi che siamo sui sette tappi, peccato per l’assenza di un “helper” per VLC su Linux.

Conclusioni

Se siete i tipi costantemente alla ricerca di un modo simpatico di utilizzare il vostro Android e magari vi capita di guardare qualche film sul PC, sappiate che anche Linux è pienamente supportato (anche se non proprio con comodità). Se invece per lavoro vi capita di mostrare filmati con il vostro laptop (o computer in generale) vi assicuro che tirare fuori il telefono dalla tasca per comandare VLC è un tocco di sorpresa che non mancherà di stupire il pubblico (e l’effetto wow è sempre un’arma affilata).

Qualunque sia il caso, nella speranza che GMote risolva presto i suoi problemi e migliori l’interfaccia, per adesso mi sento di consigliare VLC Remote. Se avete alternative da consigliare sono ben felice di prenderle in considerazione per aggiornare l’articolo, magari qualcosa di open source…

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